Descrizione
Il libro è una raccolta di immagini e narrazioni che hanno come protagonista la Sicilia dei primi del ’900 e nello specifico la città di Salemi, che l’Autore ha prodotto con l’intento di trasmettere emozioni e ricordi della propria città natale, attraverso sguardi, scorci e racconti, per non perdere un grande bagaglio di lingua e cultura.
La prima parte dell’opera è costituita dalla collezione privata di cartoline acquistate in convegni, mostre e negozi di antiquariato nel corso degli anni.
La seconda parte consta di quindici racconti, illustrati con immagini originali, che rappresentano momenti di vita vissuta ambientati nella stessa cittadina, tramandati da avi e persone incontrate in adolescenza dall’Autore, scritti in una lingua ibrida che mescola termini dialettali siciliani con la lingua italiana. La ricerca dell’Autore si è mossa su due direttive convergenti: da un lato, la spinta a raccogliere dalla viva voce degli anziani i racconti ricchi di proverbi originali e di sentenze; dall’altro, la convinzione che una antologia organizzata di racconti, ricollocata nel contesto più ampio del linguaggio e della sapienza di una popolazione, può diventare uno strumento privilegiato per comprenderne caratteristiche sapienziali e peculiari.
Non si tratta di un’opera con fine etnoantropologico o con l’ambizione dell’indagine storica: è piuttosto, come lo definisce l’autore, “il viaggio sentimentale di chi crede fermamente che il passato sia ricchezza di valori per chi ha salde radici nella propria terra”. Il libro può rappresentare per i giovani la chiave di lettura, fornita tramite la conoscenza dei valori degli anziani, del mondo della sicilianità, di cui l’avvento della cultura di massa rischia di lasciare in penombra i capolavori.
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